La Domus Civica è sorta a Venezia nel 1921 per volontà dell’Ente Autonomo Case Popolari: in origine era un ostello a prezzi modici per impiegati e pensionati privi di mezzi e di alloggio.

Nel 1943, durante la Seconda guerra Mondiale, l’edificio fu requisito dal Comando trasporti militari Germanici. Alla fine del conflitto fu trasformato dal Ministero dell’assistenza postbellica in un centro di accoglienza per profughi Giuliani e Dalmati.


Nel 1947 il Patriarca Piazza affidò la Domus Civica in gestione all’Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (ACISJF) che ne fece inizialmente una residenza per ragazze in difficoltà per poi iniziare ad accogliere sempre più le studentesse che iniziavano in quegli anni a popolare sempre più gli atenei veneziani. Grazie all’impegno di Rosa Zenoni Politeo, benefattrice veneziana e prima Presidentessa della casa, negli anni la casa fu acquistata e intestata ad Acisjf . Nel 1991 la gestione passò dalle suore a personale laico e nel 2011 entrò nella rete ACRU.


Nel corso degli anni, all’attività della residenza si sono affiancate quella dell’ostello estivo (nel 1995) e quella della galleria (nel 2019), ormai parte integrante della Domus, che si conferma luogo di fertili intersezioni.